Dagli interni (spaziosi per cinque persone) ai motori (due: il 1.4 16v Fire da 95 CV e il 1.6 Multijet II da 120 CV), dal bagagliaio al navigatore: tutti i particolari della compatta appena arrivata
Tutta nuova
Dopo l’anteprima mondiale al Salone dell’Auto di Istanbul, lo scorso maggio, è stata presentata alla stampa internazionale la Fiat Tipo, la nuova «Compact Sedan» venduta in più di 40 Paesi dell’area EMEA.
La Fiat Tipo porta un nome storico, ma è una vettura a quattro porte completamente nuova, concepita fin dall’inizio come berlina a tre volumi.
L’abitabilità
La Fiat Tipo coniuga la notevole capacità di carico (520 litri) con le dimensioni compatte di una berlina lunga 4,54 metri, larga 1,79 metri e alta 1,49 metri.
Il passo della Fiat Tipo (la distanza fra l’asse delle ruote anteriori e quello delle ruote posteriori) misura 264 centimetri
I motori e i prezzi
Due gli allestimenti per il nostro mercato: Opening Edition e Opening Edition Plus. E due i motori: benzina 1.4 da 95 cavalli e diesel 1.6 Multijet II da 120 cavalli. Diverse tinte di carrozzeria. Due disegni dei cerchi e una configurazione di interni.
Il listino prezzi della Fiat Tipo parte da 14.500 euro per la Tipo Opening Edition benzina 1.4 da 95 cv e da 19.900 euro per la Tipo Opening Edition Plus diesel 1.6 Multijet II 120 cv. Al lancio, la Opening Edition 1.4 da 95 cv è proposta a 12.500 euro.
Le sospensioni
Lo schema delle sospensioni della Fiat Tipo prevede l’anteriore a ruote indipendenti tipo McPherson e il retrotreno a ruote interconnesse con assale torcente.
Le due architetture delle sospensioni sono state ottimizzate in funzione della riduzione del peso e «contribuiscono — spiega la Fiat — a migliorare l’efficienza in termini di consumi. Da questo schema derivano anche la grande precisione di guida, l’ottima tenuta di strada e il comfort dei passeggeri».
Il navigatore
Nella dotazione è disponibile l’innovativo sistema Uconnect TM con touch-screen a colori da 5 pollici, sistema Bluetooth con vivavoce, streaming audio, lettore di SMS e riconoscimento vocale, porte Aux e USB con l’integrazione di iPod e comandi al volante.
A richiesta, è disponibile anche un nuovo sistema di navigazione touch TomTom 3D.
La telecamera
La dotazione a richiesta comprende anche la telecamera di parcheggio posteriore: un ausilio molto utile in città, sia per valutare al meglio lo spazio sia per la sicurezza dei pedoni.
Sul monitor a sfioramento e a colori da 5 pollici del sistema Uconnect TM appare l’immagine della zona posteriore: le guide colorate danno una mano in più al guidatore in fase di parcheggio anche negli spazi più ristretti
La plancia
La posizione di guida è corretta: volante, leva del cambio e la pedaliera sono ben allineati. Funzionale anche la dislocazione dei comandi (climatizzatore, radio e pannello di controllo), tutti facilmente raggiungibili senza distogliere lo sguardo dalla guida.
Numerosi i portaoggetti, diversi per forma e capienza: in totale, sono 12 litri. Davanti alla leva del cambio è disponibile un media center dove collegare i propri device.
Spazio per cinque
Sulla Fiat Tipo si viaggia comodi anche in cinque. «Nessun problema per i passeggeri alti: 1, 88 metri davanti e 1,80 metri dietro — spiega la Fiat —, che possono viaggiare in condizioni ottimali. Anche lo spazio per le gambe è ai vertici della categoria: tra il punto di seduta e il tallone del passeggero è di 1 metro e 7 centimetri all’anteriore mentre è di 934 centimetri al posteriore, quest’ultimo valore è proprio di una berlina di segmento superiore. Non ultimo, il posto centrale posteriore offre un grande spazio per i piedi tale da rendere piacevole qualunque viaggio anche nel caso di un occupante adulto».
Il bagagliaio da 520 litri è già molto grande considerando le dimensioni esterne della Fiat Tipo. Ma la capacità di carico può aumentare ancora abbattendo il divano sdoppiato (60/40), tutto o in parte, qualora fosse necessario trasportare oggetti particolarmente lunghi
La storia
Sulla sua livrea spicca il nome Tipo, una firma che il marchio Fiat ha spesso utilizzato nella sua storia secolare. Il precedente immediato è il modello (di successo: quasi due milioni di esemplari venduti e premio «Auto dell’Anno 1989») prodotto dal 1988 al 1995.
«Le stesse caratteristiche vincenti della vettura degli anni Ottanta e Novanta — spiega un comunicato della Fiat — si ritrovano nella nuova Tipo, un modello concreto e funzionale che, nel pieno rispetto della tradizione Fiat, assicura il miglior rapporto tra dotazioni e prezzo».
Il 1.4 a benzina
Il motore 1.4 16v della famiglia Fire è la motorizzazione d’accesso a benzina della Fiat Tipo. Eroga una potenza di 95 cavalli a 6.000 giri/min e raggiunge una coppia massima di 127 Nm a 4.500 giri/min. Il motore, abbinato a un cambio manuale a sei marce, prevede una configurazione a 4 cilindri in linea con distribuzione a doppio albero a camme in testa che comandano direttamente le valvole.
«Grazie al sistema di aspirazione con fluidodinamica ottimizzata, il propulsore 1.4 a benzina è caratterizzato da un rendimento volumetrico particolarmente elevato in tutto il suo arco di funzionamento — spiega la Fiat —, che si traduce in prestazioni brillanti e, al tempo stesso, consumi parsimoniosi. Così equipaggiata la nuova Fiat Tipo raggiunge una velocità massima di 185 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi».
Il 1.6 Multijet II da 120 CV
La nuova Fiat Tipo propone la motorizzazione turbodiesel da 1,6 litri, dotata di tecnologia MultiJet di seconda generazione. Abbinato al cambio manuale a sei marce, eroga una potenza di 120 cv a 3.750 giri/min, che consente di raggiungere una velocità massima di 199 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi. L’adozione di un turbocompressore a geometria variabile permette al propulsore di esprimere una coppia elevata ai bassi regimi (320 Nm a 1.750 giri/min). Il motore è omologato Euro 6. Sul ciclo combinato di omologazione, il consumo è di 4,2 litri/100 km e 110 g/km di emissioni di CO2.
Il cuore del turbodiesel della Fiat Tipo è il sistema d’iniezione Multijet II - Common Rail di terza generazione, la soluzione tecnologicamente più evoluta al fine di controllare le elevate pressioni di iniezione, svincolandosi dal regime di rotazione motore e dalle quantità di combustibile iniettate. La gestione del motore è in grado di introdurre piccole quantità di combustibile (iniezioni Pilota) per ottimizzare rumorosità ed emissioni e di gestire con l’iniezione principale la quantità di combustibile iniettata necessaria a fornire la prestazione richiesta dal conducente, garantendo un funzionamento particolarmente «morbido» del motore in tutte le situazioni.
fonte tratta da: motori.corriere.it
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